Francesco Paolo Polizzano (1857-1935)

Nacque il 25 marzo 1857. Dopo le scuole elementari continuò gli studi ed ebbe come maestri prima D. Erasmo Sauro e dopo D. Gaetano Lo Presti, il quale coltivò nel ragazzo un’innata tendenza per l’arte poetica.

Il Polizzano per qualche anno dovette abbandonare gli studi per aiutare il padre nel negozio. Non tralascio per questo di coltivare la poesia. Diventò il poeta popolare.
Nelle riunioni serali, nei pranzetti o in occasioni di nozze o altre ricorrenze era sempre lieto di declamare un suo componimento, improvvisando un brindisi, secondo l’occasione e sempre versi dialettali.

Quindi la sua presenza era sempre gradita e molto ricercata. Il Polizzano prese parte alla vita pubblica cittadina, prima come consigliere comunale e poi come prosindaco, durante il periodo della guerra 1915/18.
Fu componente per molti anni della Congregazione di Carità e poi Vicepresidente della stessa, fu il promotore e principale collaboratore per l’edificazione dell’Orfanotrofio Femminile.
Morì il 20 giugno del 1935.
Alcune poesie del Polizzano rimasero inedite, la maggior parte sono raccolte in un volume, pubblicato nel 1934, dal titolo “Ripatriata”, divise per argomento in religiose, patriottiche, intime e varie.

Le sue rime sono spontanee e traggono lo spunto da eventi familiari, da avvenimenti popolari, sono tutte create da un forte senso di bontà e di profonda pietà. L’amor di Patria e l’amor per il paese natio si fondono in un unico sentimento che affiora nei versi del poeta.